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Category Archives: Le parole della Dogana

L’identità dell’azienda in dogana: il codice EORI

Cosa é il Codice EORI

Il codice EORI (Economic Operators Registration and Identification) è il numero di registrazione e identificazione degli operatori economici (per le aziende italiane è la partita IVA preceduta da IT).

Quando usarlo

Deve essere usato nella compilazione delle dichiarazioni doganali.

Gli operatori economici italiani sono registrati automaticamente alla banca dati EORI all’atto della prima dichiarazione doganale oppure su richiesta dell’interessato all’Agenzia delle Dogane.

Il codice non ha scadenza e può essere verificato consultando l’apposito sito europeo.

La sua assenza non porta a sanzioni ma potrebbe rallentare le operazioni sdoganamento della merce una volta giunti in frontiera.

Il codice non ha finalità fiscale ma solo doganale, serve per facilitare:

  • l’identificazione degli operatori economici nei rapporti con le autorità doganali europee;
  • lo scambio delle comunicazioni tra le autorità delle dogane di Paesi diversi;
Come richiederlo

La richiesta di attribuzione è gratuita e dovrà essere presentata nei casi seguenti:

  • operatori non stabiliti nell’UE che devono svolgere operazioni doganali in territorio comunitario;
  • operatori italiani che necessitano dell’attribuzione del numero in via preventiva, in quanto devono svolgere la prima operazione doganale in altro Stato membro prima che in Italia.

Il sistema EORI è istituito per facilitare la registrazione degli operatori economici previsto dall’articolo 9 del CDU.  Il codice EORI indica un numero di identificazione, unico nel territorio doganale dell’Unione europea assegnato da un’autorità doganale ( in Italia ADM Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli)

Le disposizioni sul numero EORI non limitano né pregiudicano i diritti e gli obblighi derivanti dalle norme che disciplinano l’obbligo di registrazione e di ottenimento di qualsiasi numero di identificazione che può essere richiesto in singoli Stati membri in settori diversi dalle dogane.

Le autorità doganali dell’UE devono avere un accesso facile e affidabile al codice che quindi deve essere utilizzato nelle dichiarazioni doganali e reperibile sulla documentazione commerciale (es. fattura).

Per saperne di più:

Controllo validità codice EORI , clicca qui

 

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Esportare in Turchia, il certificato ATR

Dal 2021 è possibile evitare il certificato di origine per le merci provenienti dalla UE e destinate alla Turchia se accompagnate da certificato ATR

Infatti l’utilità di questo documento è duplice.

Dal punto di vista formale, l’ATR – previsto dall’Accordo di Unione Doganale che lega la Turchia all’Unione Europea e rilasciato dalle autorità doganali del Paese di esportazione a richiesta dell’operatore esportatore autorizzato – attesta che la merce a cui si riferisce è in posizione di libera pratica. Resta ovviamente salva la possibilità per le autorità doganali di richiedere prove supplementari qualora emergessero dubbi sull’effettiva origine del prodotto.

Inoltre, grazie all’ATR è possibile godere di un trattamento daziario preferenziale che prevende l’esenzione per le spedizioni in import o export dalla Turchia verso l’Europa e viceversa.

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